Ludopazza

LUDOPAZZA

sabato 25 Gennaio 2025 | ore 21:00
domenica 26 Gennaio 2025 | ore 18:00

Zō Centro Culture Contemporanee

Autore DAVIDE MARCHETTA
Costumi SABRINA MARCHETTI
Direzione SABRINA MARCHETTI
Luci SABRINA MARCHETTI
Musiche SABRINA MARCHETTI
Interpreti/e SABRINA MARCHETTI
Produzione SABRINA MARCHETTI

Cosa vuol dire essere ludopatici? Lei,Lui,Loro.
Seduta su tanti sgabelli su cui ha passato ore interminabili della sua vita davanti ad una slot machine, questa volta siede di fronte ad un pubblico per svelarsi e raccontarsi. Senza vergogna ne pudore.

LO SPETTACOLO

Loro.  
Una lei portavoce di loro. 
Uno…due…tanti sgabelli che si smascherano davanti a un pubblico che non vorrebbe vedere e da cui non vorrebbero essere veduti. Nascosti. Mimetizzati da sgabelli davanti agli occhi di tutti i ciechi di questo stolido mondo arido e irreale. 
Ma reale. 
Molto reale. 
E squallido. 
Molto squallido. 
Le loro esperienze. Il loro vissuto. La loro normalità che si sovrappone ad un quotidiano “diverso”: ma quale sia la loro normalità non è dato più di saperlo. 
Il racconto di una singola voce diviene il sovrapporsi di decine, centinaia, migliaia di voci diverse e sempre uguali, in un caleidoscopio di squallore e solitudine. 
La comunità di una sala slot fatta di una moltitudine di disperate solitudini, intrisa di fumo, caffeina ed escrementi involontari. 
Raccontata da una giovane voce femminile la cui vita anziché aprirsi al mondo esterno si chiude in sé stessa, sprofonda in un gorgo che sgretola, inghiotte, travolge tutto : famiglia, amore, amicizia, lavoro. Tutto. 
Tutto diventa un marciume di menzogne in cui la ludopazza rimane inesorabilmente invischiata, impantanata in una melma in cui è costretta da sé stessa a sprofondare per riuscire a nascondersi. 
Rabbia ed euforia iniziali si trasformano in confessioni sempre più intime e segrete, sempre più profonde e imbarazzanti.  Ma ormai l’imbarazzo non esiste più nella sua mente. 
È stato irriso dal desiderio di flagellarsi, umiliandosi fino ad annullarsi e scomparire per rinascere slot. Non c’è soluzione. 
Non c’è scampo. 
C’è solo il desiderio di raccontarsi.
Finalmente sincera.