“SEX AND THE THEATRE” con Egle Doria e Francesca Vitale

30, 31 Marzo ‘17 / 1, 6, 7 e 8 Aprile ‘17
ore 21:00

Domenica 2 e 9 Aprile ‘17
ore 17:30
Teatro del Canovaccio – Via Gulli, 12 Catania

SEX AND THE THEATRE
con Egle Doria e Francesca Vitale
di Arsinoe Delacroix
regia Federico Magnano San Lio
scene e costumi Pablo Fernandez
assistente alla regia Gabriella Caltabiano
luci Simone Raimondo


Il sesso per tanti anni è stato un argomento limitato e nascosto che non poteva essere trattato se non attraverso la lente del dibattito scientifico o morale. Col tempo, la presenza nell’etere di programmi scevri dal voler giungere a conclusioni moralmente definitive o definitorie sulla pratica sessuale e la creazione di serie televisive che parlano di sesso in modo leggero e divertente, hanno sdoganato definitivamente il sesso rendendolo innanzitutto un aspetto del vivere umano quotidiano.  Come tutte le faccende umane, dall’alimentazione alla politica militante, il sesso rientra in quelle attività umane che solo la personale responsabilità e la scelta individuale, nel rispetto degli individui, possono stabilire in che modo sia opportuno vivere.
La nostra commedia vuole, con leggerezza, raccontare una storia in cui i personaggi parlano di sesso restando di fatto dei semplici esseri umani alle prese con le vicende quotidiane della vita.
Il Teatro, specchio della società, è un modo ideale per offrire un’occasione di incontro su un argomento importante e, attraverso i modi e la struttura della commedia, ci consente di vedere noi stessi maldestramente alle prese con le regole e dettami da noi stessi inventati. L’idea di aprire verso un coinvolgimento, molto blando, del pubblico vuole essere un’ulteriore sottolineatura della comune appartenenza di attori, personaggi, spettatori, autori a quell’irrinunciabile umanità che prima di tutto incanta e affascina solo per il fatto di esistere. Se è vero che il “teatro è il luogo dove si provano per finta le vere relazioni umane” tutto ciò rientra in una pratica dove si può prendere consapevolezza dei nostri limiti ed essere amorevolmente critici verso noi stessi.