
STORIE DI NOI
Sabato 15 Febbraio 2025 | ore 21:00
Domenica 16 Febbraio 2025 | ore 18:00
Di BEATRICE MONROY
con GIUSEPPE PROVINZANO
Produzione BABEL (Palermo), in collaborazione con
Fondazione Giovanni Falcone (Palermo)
Nessuna cronaca, nessuna inchiesta, nessuna (ennesima) interpretazione dei 2 grandi Giudici ma il racconto dell’impatto che quelle 2 bombe hanno avuto nelle vite di cittadini comuni.
LO SPETTACOLO
In scena un uomo solo, un uomo che ha paura, che si guarda attorno con circospezione, un uomo che chiameremo “Tony”: sembra un parcheggiatore
abusivo o forse un venditore ambulante, una “sentinella” o un “fiancheggiatore”, sicuramente è un uomo che ne ha “viste tante” e che sa qualcosa ma … Tony non
si rivela, non ci dice nulla di lui, non sappiamo nemmeno se si chiami davvero Tony, nasconde il suo segreto in questi 57 minuti in cui piuttosto ci racconta di quei 57 giorni che hanno diviso la Strage di Capaci con quella di Via D’Amelio da un punto di vista inedito: quello dei palermitani comuni!
Nessuna cronaca, nessuna inchiesta, nessuna (ennesima) interpretazione dei 2 grandi Giudici ma il racconto dell’impatto che quelle 2 bombe hanno avuto
nelle vite di cittadini comuni: di quei ragazzini delle periferie che vivevano molto vicini ai carnefici (come il regista Giuseppe Provinzano) e non capivano molto di quanto stesse accadendo, di quei cittadini di Palermo che hanno provato a reagire da subito (come l’autrice Beatrice Monroy), di una sposa che aspettava da tempo il 23 maggio o di chi il 19 luglio era a Mondello ecc.
Poi c’é Tony: un uomo rimasto ragazzino, che interpreta i vari personaggi che animano la
drammaturgia, che racconta e interagisce con la drammaturgia sonora che lo rimanda al passato e lo mette di fronte al suo segreto: chi è? Da che parte sta? È una vittima o un carnefice? È uno di quegli uomini che ha voltato le spalle per quieto vivere o ha chiuso gli occhi per connivenza, è tra quelli che hanno avuto quel sussulto che ha rianimato una città per spogliarla da quell’aurea nera che l’ammantava da troppo tempo? È (un) pentito o è (un) complice? Qual è il segreto che si porta dentro?
